Il successo sul Termoli consente al Chieti di accorciare a due lunghezze il ritardo dai play off. Il calendario però è difficile. Quattro giornate in cui dare il massimo e poi vedere dove si arriva. Il Chieti continua per la sua strada di rinascita, cercando scalare la classifica per tornare dove è sempre stato nel girone d’andata, ovvero nei play off.
I se e i ma lasciano il tempo che trovano, tuttavia senza le scelte sbagliate di inizio anno, c’è più di un rimpianto in casa neroverde. Ma tant’è. L’arrivo di Luiso ha riportato ordine e identità ad una squadra che aveva smarrito le sue qualità migliori: concretezza e semplicità nel gioco. Luiso ha capito che tipo di squadra sta allenando e i giocatori interpretano bene quello che l’allenatore chiede con un valore aggiunto importante: il tecnico riesce a fare sentire tutti utili. Una sintonia premiata dai risultati (se si esclude lo scivolone di Fano, in 5 partite sono arrivati 13 punti) e applaudita dai tifosi. I play off sono a due punti, cosa impensabile dopo il disastro in cui si era cacciata la squadra un mese e mezzo fa. L’obiettivo non sarà facile, anzi. Il calendario è alquanto complicato con tre trasferte e un turno casalingo contro la capolista Campobasso che si sta giocando la promozione in C.
I neroverdi inizieranno domenica col derby a Notaresco, bestia nera quest’anno (eliminazione in Coppa Italia e sconfitta interna in campionato) per poi giocare di nuovo in trasferta col Monterotondo, impegnatissimo per la salvezza diretta. Quindi il Campobasso, ultima gara di campionato all’Angelini, per chiudere in Campania col Matese, oggi fanalino di coda del girone, ma che vuole agguantare almeno i play out. La strada, insomma, è in salita ma il Chieti visto col Termoli probabilmente avrebbe vinto anche senza le due espulsioni dei molisani. Insomma, la squadra è in crescita e ha voglia di giocarsi le sue possibilità play off fino in fondo.