Serie D L’Aquila – Sono passati tanti giorni dalla nomina del nuovo amministratore ma il silenzio resta assordante.
Il campo è tornato a parlare con una prestazione non brillante ma comunque ampiamente sufficiente con Ruci e Boldrini di categoria superiore e un attacco troppo sottotono. Ma il progetto tecnico firmato Battistini resta da 8 in pagella che si trasforma automaticamente in 10 visto il contesto di confusione e di incertezza che regna in società. Che il rapporto tra il nuovo amministratore Miani e il fac totum amato e rispettato dalla squadra Giulio Dionisi non sia idilliaco lo hanno capito anche le pietre e a breve la pentola scoppierà. Ma quello che preoccupa è l’immobilismo e l’assenza di proposte vere per risolvere la questione societaria. Detto da luglio che non si può fallire si stanno seguendo i sentieri più contorti per allungare un’agonia che sembra sempre più evidente ma quello che brucia è la totale assenza di un fantomatico progetto di risanamento. Per ora di concreto cosa è successo? Una serie di amministratori cambiati che se fossero stati allenatori anche il miglior Zamparini si sarebbe inchinato e un crudele nulla di fatto che allunga l’agonia. Società dunque leader nel cambio di amministratori, città leader in europa nel campo dei fatturati e leader nello sport guardando però la classifica dal basso. Un paradosso che dovrebbe far vergognare qualcuno. Più di qualcuno. Oggi si resta aggrappati al ” non si può fallire”. Sarà vero. Ma come? Attendendo l’esplosione dell’ennesima querelle Dionisi – Miani domenica c’è la Vis Pesaro che si gioca il campionato. E la squadra, ne siamo certi, disegnerà tanti arcobaleni rossoblu- Perchè in un contesto così vergognoso da punto di vista societario il progetto tecnico sa sempre distinguersi.