Cataldo, Di Renzo, Onesti, Di Felice, Cortese e Di Guglielmo: tanti buoni motivi per partecipare al 74°Trofeo Matteotti. “Disputare un Trofeo Matteotti in casa è un motivo d’orgoglio ma anche una marcia in più per conquistare il pubblico sulle strade amiche”.
Tra i 135 iscritti alla 74°edizione sono sei i corridori abruzzesi “doc” sulla carta d’identità: Dario Cataldo (Miglianico – CH) della Movistar Team, Andrea Di Renzo (Selva di Altino – CH) della Vini Zabu, Emanuele Onesti (Montesilvano – PE) della Giotti Victoria Savini Due, Francesco Di Felice (Pescara), Jacopo Cortese (Roseto degli Abruzzi – TE) e Fabio Di Guglielmo (Civitella Messer Raimondo – CH), tutti e tre in forza alla MG K Vis VPM.
DARIO CATALDO – Il 36enne Cataldo torna al Matteotti una dozzina di anni dopo la sua prima apparizione in questa corsa nei primi anni da professionista: “A questo Matteotti arrivo dopo aver disputato il Tour of Britain, ho una buona condizione e non nascondo di giocarmi le mie chances. Sono le ultime corse della stagione anche se avverto un po’ di stanchezza per le tante gare fatte fino ad oggi. Il Matteotti è una corsa storica e molto cara a noi abruzzesi. È stata in assoluto la prima gara che ho visto quando ero bambino per andare a fare il tifo ai grandi campioni di questo sport. Sarebbe stato un peccato perdere questa bella e prestigiosa manifestazione. Il merito va a Daniele Sebastiani ma soprattutto a Stefano Giuliani che ha tutte le capacità per portarla avanti visto che lui ha vissuto il ciclismo da corridore e oggi lo apprezziamo come team manager. Tutto il mondo del ciclismo abruzzese è riconoscente a Stefano perché è riuscito a ridare vigore a questa corsa che è un patrimonio di tutto lo sport abruzzese e nazionale”.
ANDREA DI RENZO – Figlio dell’ex professionista Marco (quinto al Matteotti nel 2000), ecco il 26enne Di Renzo, al suo secondo Matteotti di fila: “Mi piacerebbe fare bene, arrivare nei primi dieci ed essere protagonista nella corsa ma essendo una pre-mondiale avrò a che fare con corridori di gran livello. Spero di farmi notare con un attacco, poi se arriva qualcosa in più tutto di guadagnato, anche se la mia condizione non è al top. Stefano Giuliani è un motore di tante iniziative, ci mette tanto del suo quando fa qualcosa per il nostro movimento e bisogna ringraziarlo perché con coraggio, insieme a Daniele Sebastiani, ha ripreso in mano le redini per organizzare un Matteotti di qualità. In Abruzzo gli dobbiamo tanto, sta cercando di farlo crescere d’importanza, collocandolo una settimana prima del mondiale”.
EMANUELE ONESTI – Da Montesilvano, dove la corsa transita, è originario Onesti, tra gli abruzzesi con il numero maggiore (5) di partecipazioni negli ultimi anni al Matteotti: la prima nel 2015 quando disputò la corsa tra i dilettanti under 23 con la nazionale italiana mista di Davide Cassani e Marino Amadori. “Parlare di Trofeo Matteotti è sinonimo della gara di casa per eccellenza – afferma il 26enne Onesti, figlio di Tiziano ex dilettante -. Da piccolo l’ho sempre vissuta da spettatore, sempre a bordo strada. Il punto più vicino del percorso è soltanto a due chilometri da casa mia. È una sensazione unica essere al via di questa gara, la stagione è stata abbastanza sfortunata perché, tra cadute e intoppi vari, non sono mai riuscito ad ottenere il massimo della forma. In questo finale di stagione sto in leggera ripresa, resettando il tutto da metà stagione in poi. Sono uscito da un buon Giro di Romania e arrivo al Matteotti con bei propositi. Ovviamente il livello sarà alto e non sarà facile mettersi in luce. Correre sulla strada di casa non farà altro che aumentare la voglia e la motivazione di fare bene. Sicuramente una manifestazione come il Matteotti non può che giovare della presenza nell’organizzazione di Stefano Giuliani e Daniele Sebastiani. Essendo un atleta di Stefano con la Giotti, sto vivendo direttamente in prima persona l’impegno e la passione che ha messo in gioco per la realizzazione di questa edizione che sembrava quasi non dovesse farsi. Due abruzzesi, appassionati veri di ciclismo, alla guida della classica abruzzese, sono la formula giusta per riportare il Matteotti tra le gare più importanti del calendario italiano ed internazionale”.
FRANCESCO DI FELICE – Al via lo scorso anno, per il 24enne pescarese doc Di Felice si ripresenta l’occasione di ben figurare sulle strade di casa: “Il Matteotti è per noi abruzzesi la corsa più importante dell’anno, dove c’è tanto pubblico a fare il tifo, il circuito tra i Colli di Pescara e Montesilvano sempre pieno di gente. Cercherò di dare il massimo e di resistere al ritmo che imporranno le grandi squadre. Arrivo a questa corsa un po’ sottotono a causa di problemi fisici che mi hanno impedito di esprimermi al meglio. Ma a prescindere dalla condizione fisica del momento, sicuramente darò l’anima per ben figurare. Un plauso a Stefano Giuliani che ha ridato lustro al Matteotti, insieme a Daniele Sebastiani. Stiamo ritrovando una corsa che conta a livello professionistico, con una start list di livello e con gli ultimi vincitori che sono corridori di spessore. Complimenti a Stefano che, oltre a dedicarsi al Matteotti, è riuscito ad allestire la squadra Giotti Victoria Savini Due che permette di far crescere corridori locali e non, dando la possibilità di fare attività di un certo tipo a livello professionistico”.
JACOPO CORTESE – Seconda apparizione per il 21enne Cortese, determinato a portare a termine questa edizione: “Quest’anno la condizione stava crescendo sempre di più al Giro d’Italia Under 23 sfiorando una top 10. A rovinare tutto una caduta nella sesta tappa dove sono arrivato ma ho avuto la frattura al capitello radiale. Ritirandomi dal Giro Under 23, è ricominciata una nuova preparazione per questo finale di stagione. Le sensazioni sembrano buone e finalmente non vedo l’ora di correre il Trofeo Matteotti per il secondo anno consecutivo. Sono molto contento e cercherò di mettermi in mostra magari in una fuga o dando lo stesso il massimo per vedere fino a dove posso spingermi. Complimenti a Stefano Giuliani e a Daniele Sebastiani per la loro opera di rilancio del Trofeo Matteotti che per un corridore abruzzese come me significa tanto, oltre a lottare spalla a spalla con i grandi campioni di questo sport”.
FABIO DI GUGLIELMO – L’emozione del debutto e l’occasione di mettersi alla prova al suo primo Matteotti per il 23enne Di Guglielmo: “Spero di potermi mettere in luce in questa importante competizione e cercherò sicuramente di dare il meglio sulle strade di casa, entrando magari nella fuga giusta, con il sostegno dei miei cari e tutti i miei tifosi abruzzesi che mi seguono da sempre. Sono onorato di poter partecipare per la prima volta a questa competizione nella nostra terra abruzzese e ci tengo a ringraziare tutti coloro che si adoperano affinché questo sia possibile. In particolare un ringraziamento va a Stefano Giuliani che renderà possibile una manifestazione di rilievo in Abruzzo”.
Anche nel dietro le quinte delle squadre partecipanti al Matteotti, si parla il dialetto abruzzese a cominciare dal pescarese Stefano Giuliani che si dividerà tra l’incarico di direttore tecnico dell’organizzazione e quello di team manager della squadra di matrice abruzzese Giotti Victoria Savini Due, con la presenza in ammiraglia del direttore sportivo Gabriele Di Francesco (di Ancarano). La Bardiani CSF Faizanè può contare sul pescarese Alessandro Donati così come la Vini Zabu, altro team “made in Abruzzo” con il presidente Valentino Sciotti (da Crecchio, imprenditore del vino) e il dirigente Maurizio Formichetti (Chieti). L’Androni Sidermec presenta un poker di abruzzesi: il direttore sportivo Alessandro Spezialetti (Pineto), il meccanico Licio Scartozzi (Sant’Egidio alla Vibrata), il massaggiatore Stefano Di Zio (Cappelle sul Tavo) e l’imprenditore vitivinicolo Gianfranco Ulisse (da Crecchio con la sua Tenuta Ulisse che è anche uno dei main sponsor del 74°Trofeo Matteotti). La D’Amico UM Tools annovera il team manager aquilano Ivan De Paolis, di recente impegnato come membro del comitato tappa città di L’Aquila per la partenza del Giro d’Italia 2021.
Il Matteotti si disputa sul classico circuito ondulato di 13 giri di 15 chilometri cadauno per complessivi 195 chilometri, con il passaggio a Pescara Colli (le salite di via Tiberi tra la Basilica della Madonna dei Sette Dolori e Colle di Mezzo, oltre a quella di Colle Caprino) e a Montesilvano Colle dove inizia la discesa, veloce e abbastanza tecnica, per raggiungere l’arrivo posto a Piazza Duca degli Abruzzi, tramite Santa Filomena e la via Nazionale Adriatica.
Domenica 19 settembre sono in programma il ritrovo dei partecipanti e la presentazione delle squadre in Piazza della Rinascita a partire dalle 9:30, la partenza alle 11:15 e l’arrivo tra le 15:30 e le 16:00 a Piazza Duca degli Abruzzi.