L’urlo di Matteo Trentin alla 72° edizione del Trofeo Matteotti. Il corridore, che sarà il capitano della Nazionale al Mondiale di domenica prossima nello Yorkshire, ha dominato la corsa abruzzese. Sul podio anche Amador e Savini. Gran pubblico sulle salite di Pescara e Montesilvano nonostante la leggera pioggia.
Griffe di prestigio alla 72^ edizione del Trofeo Matteotti eccezionalmente bagnato da una leggera pioggia; a vergare l’albo d’oro della classica corsa d’Abruzzo Matteo Trentin che sarà il capitano della Nazionale ai Mondiali di domenica prossima nello Yorkshire. Trentin era anche l’uomo di punta della squadra azzurra presentata dal CT Davide Cassani al Matteotti (tra questi anche il nostro Giulio Ciccone); il vincitore è stato subito protagonista entrando nella fuga decisiva al 39° KM insieme al compagno azzurro Matteo Fabbro, Fabien Doubey, Andrei Amador e Daniele Savini (caduto in discesa ma poi rientrato). Il vantaggio dei 5 battistrada ha sfiorato i 5 minuti; negli ultimi giri si è assottigliato, ma oramai era troppo tardi. Scontato l’esito della volata: troppo forte Trentin (qui le nostre anticipazioni); secondo posto per Amador; terzo Savini. Il gruppo, giunto a 25 secondi, è stato regolato da Sep Vanmarcke. Quattro gli abruzzesi presenti, tutti arrivati fino in fondo: Ciccone e Antonio Di Sante nel gruppone degli inseguitori; più attardati Emanuele Onesti e Matteo Rabottini.