Riccardo Brosco, il capitano, ci mette la faccia in questo momento difficile: “Tre sconfitte sono una crisi? Per me è un calo mentale, dobbiamo cercare i piccoli dettagli che nelle ultime tre partite hanno fatto la differenza per gli altri. Siamo andati troppo orizzontali. Perdiamo palloni che possono far male. Abbiamo lavorato sotto questo aspetto e abbiamo fatto meglio a Carrara rispetto alle ultime partite. Dovevamo far arrivare meglio la palla agli attaccanti, non solo palloni sporchi a Tommasini e Cuppone: siamo un gruppo giovane e dobbiamo uscirne tutti insieme”.
A fine partita colloquio con i tifosi: “Ci hanno detto che dobbiamo ricompattarci e stare sul pezzo, già dalla prossima. E che ci saranno vicini anche in questo momento. Ma dobbiamo dare un segnale e non ci stiamo riuscendo. Potremmo essere tutti più felici, ma non ci stiamo riuscendo”.
Il gol della Carrarese? “Quando si prende gol si può sempre fare di più. C’è stato un cambio di gioco, un attacco della profondità, poi Panico ha calciato trovando un bel gol. Forse dovevamo essere più aggressivi sul cambio gioco, attaccando la palla prima che rimbalzasse. Nei momenti di sfortuna ci sta anche questo”.
Il Pescara non è ancora una squadra zemaniana? “Ci vuole tempo per comprendere i tempi e i meccanismi. Quando arrivano, si gioca meglio e si rischia di meno. Non siamo ancora al livello del vecchio Pescara del 2012, ma ce la mettiamo tutta per arrivare presto al top”.