Fuga vincente del teatino Giulio Ciccone (Trek Segafredo), che si è aggiudicato la quindicesima tappa del Giro d’Italia da Rivarolo a Cogne di 177 chilometri.
Gran bella impresa del teatino che replica l’arrivo in solitaria a Sestola del Giro 2016. Secondo posto, staccato di un minuto e mezzo, per Santiago Buitrago, mentre il terzo posto se lo è aggiudicato Antonio Pedrero. Invariate le prime posizioni della classifica generale, con Carapaz sempre in maglia rosa.
“Il paragone con Nibali – ha detto l’abruzzese della Trek Segafredo – è forte, è tanto, siamo due corridori completamente diversi, sia di caratteristiche sia di mentalità, di tutto. Poi è una responsabilità grande perché lui quello che poteva vincere l’ha vinto”, quindi essere rapportato “a un campione è sempre una responsabilità grande. Per quanto mi riguarda la parte mia potenzialmente ero convinto anch’io, e sono convinto tutt’ora, che non mi manca niente per poter, non dico uguagliare, però per poter fare una buona classifica e poter essere competitivo. Però ci sono dei fattori che non posso controllare, come mi è successo dal 2019. Si sono messi tanti fattori in mezzo, dei bastoni tra le ruote, e hanno portato a questa situazione qui”.