Questa sera, alle 22.30 su Rete8, torna “31 minuti”, il settimanale di approfondimento giornalistico curato e condotto da Pietro Lambertini. Format realizzato in collaborazione con il quotidiano “Il Centro”
La puntata di questa sera si intitola “Quei bravi ragazzi uccisi per la libertà” ed è dedicata alla strage di Colle Pineta dell’11 febbraio 1944. Quel giorno furono uccisi, in una fornace dismessa di Pescara, nove giovani partigiani della Banda Palombaro, tutti di Chieti. Di quella strage restano sette lettere.
Nel giorno della festa della Liberazione, “31 minuti”, condotto dal giornalista Pietro Lambertini, racconta la storia dei martiri di Colle Pineta attraverso le loro lettere spedite alle famiglie poche ore prima di essere fucilati: sono testimonianze della brutalità della guerra e del dolore del distacco.
Quei ragazzi uccisi si chiamavano Alfredo e Aldo Grifone, due fratelli di 23 e 20 anni, entrambi operai; anche Pietro Cappelletti era un operaio di 28 anni, sposato e padre di due bambine; Nicola Cavorso, 23 anni, era uno studente universitario di fisica e matematica e allievo ufficiale dell’aeronautica; Beniamino Massimo Di Matteo, 18enne, era uno studente e vigile del fuoco; Raffaele Di Natale, 30 anni, era un venditore ambulante, soldato di fanteria, sposato e papà di due figlie; Stelio Falasca, 18 anni, era uno studente; di fronte ai fucili dei tedeschi si arrese anche la grinta dell’ex pugile Vittorio Mannelli, soldato di fanteria di 23 anni; Aldo Sebastiani faceva l’apprendista meccanico e il vigile del fuoco e 17 anni li aveva compiuti da meno di due mesi. “Non abbiamo paura di morire” e “non siamo delinquenti” recita una delle lettere.
La regia è di Antonio D’Ottavio con le riprese di Luigi Cinquino. A raccontare quel giorno in tv, Aldo Grifone, parente dei Grifone ammazzati, il presidente dell’Anpi di Pescara Nicola Palombaro (nella foto in alto insieme a Pietro Lambertini), il giornalista e scrittore Marco Patricelli e Marzia Ghiotti (nella foto in alto insieme a Pietro Lambertini), maestra della scuola elementare 11 febbraio 1944 che custodisce il cippo della memoria.